Gelmini: Stop all'egualitarismo, ora dialogo sulla riforma

"Siamo aperti alle proposte, basta strumentalizzare i giovani"

Montecatini Terme, 15 nov. (Apcom) - Un invito e una sfida all'opposizione per un dialogo sulla riforma del mondo dell'istruzione, abbandonando la vecchia impostazione 'egualitarista': Mariastella Gelmini, all'indomani della manifestazione di Roma, difende le sue scelte e chiede alla minoranza un impegno comune perché "l'università e la scuola non sono né di destra né di sinistra, ma sono istituzioni che appartengono al Paese".

Per il ministro, intervenuto al congresso del Circolo il Buongoverno di Marcello Dell'Utri a Montecatini Terme, serve quindi "il coraggio di contribuire", di "avanzare proposte utili", perché "le porte del ministero sono aperte a tutti coloro che vogliono dare un contributo alla nostra sfida". E qualche segnale di disgelo c'è, a detta della Gelmini, che ha avuto parole di elogio per l'operato del ministro ombra Maria Pia Garavaglia, e ha osservato che "qualche segnale positivo con qualche sindacato più moderato c'è".

Tuttavia non si torna indietro sulle scelte compiute: "Vogliamo cancellare dalla scuola e dall'università l'ideologia dell'egualitarismo", che "ha reso la nostra classe insegnante tra le meno pagate d'Europa, e la nostra società tra le meno eguali d'Europa", accusa il ministro; che difende a spada tratta anche la possibilità per un Ateneo di trasformarsi in Fondazione, l'abolizione in prospettiva del valore legale del titolo di studio, e tutto il decreto approvato dal penultimo Consiglio dei ministri, perché "abbiamo voluto rimettere al centro del sistema universitario gli studenti e le loro famiglie, e per questo, pur in una Finanziaria complicata, abbiamo trovato risorse per le borse di studio".

Il dialogo quindi è benvenuto: secondo la Gelmini "troppi veti e pregiudizi ideologici hanno per decenni ingessato scuola e università", e adesso molti giovani vivono "disagio e incertezza" mentre "una parte politica" ha "strumentalizzato" le loro preoccupazioni. "Credo di poter capire le preoccupazioni e i disagi dei giovani", ha detto il ministro ai giovani del Circolo, che l'hanno accolta con calore.

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