San Pietroburgo, gelo e autobombe, Juve che trasferta

Gelo e terrore a San Pietroburgo, dove questa sera alle 18:30 è in programma la sfida di Champions League fra Zenit e Juventus. Un'auto è esplosa vicino alla stazione della metropolitana di Udelnaya alle 8.55, le 6.55 in Italia. Tre persone sono morte, tra cui un bambino di 3 anni. I bianconeri non potevano insomma trovare clima peggiore. Per assicurarsi il primo posto nel girone, Ranieri non farà turnover, affidandosi a Del Piero e Iaquinta.


Ma la mattinata è stata inquieta, in casa bianconera, e non certo per le scelte di formazione di Ranieri. La notizia dell'attentato è giunta nel quartier generale juventino poco dopo la colazione e, poco dopo, tutti i componenti del gruppo hanno potuto vedere con i loro occhi una situazione meno tranquilla: polizia nelle strade del centro, posti di blocco, lo stesso albergo dove risiede la Juventus transennato e oggetto di un rinforzo delle misure di sicurezza.

Clima blindato che tuttavia non impedirà il regolare svolgimento della partita, il cui fischio d'inizio è previsto per le 18.30 italiane. Anche il talentino Giovinco troverà spazio contro lo Zenit. Il tecnico non ha escluso un impiego dal primo minuto, anche se è più probabile un ingresso a partita in corso. Centrocampo a quattro, con Marchionni, Sissoko, Marchisio (scelte obbligate queste ultime) e Nedved. In difesa Grygera, Mellberg, Chiellini e Molinaro.

Lo Zenit ha l'obbligo di tentare l'impresa. Battendo Juve e Real Madrid avrebbe ancora possibilità di qualificarsi per la fase successiva della Champions.

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