La guardia di finanza ha scoperto in Sicilia che le Ausl pagavano le quote di assistenza dei medici di famiglia anche se i loro pazienti erano morti da tempo. Una situazione non circoscritta ma anzi di grandi proporzioni. Secondo gli accertamenti delle fiamme gialle infatti veniva prestata assistenza sanitaria a ben 51.287 persone, tutte ormai decedute, alcune addirittura da più di trent’anni. Notevole il danno alle casse statali, circa 14 milioni, cifra comunque al vaglio della Corte dei conti che potrebbe anche aumentare man mano che proseguono gli esami. Adesso le indagini, complesse, continuano e si cerca di capire se ci siano delle responsabilità.
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Truffa alla Sanità in Sicilia, 51mila pazienti-defunti
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